Emergenza Covid-19

aprile 2020 – Lettera inviata ai donatori

Carissimi,

vi vogliamo raccontare brevemente come stiamo vivendo questo tempo di pandemia.

Come vi è stato suggerito giustamente abbiamo dovuto sospendere la raccolta specifica di generi alimentari, vista l’impossibilità di uscire di casa se non per motivi essenziali. In compenso abbiamo ricevuto da parte vostra donazioni in denaro che ci hanno permesso di acquistare i generi alimentari mancanti, e di questo vi ringraziamo.

Assieme alle vostre donazioni, ne sono arrivate tante altre. La Provvidenza, attraverso la generosità di molte persone, come sempre, non è venuta meno!

Con queste donazioni, fino ad oggi abbiamo distribuito 160 pacchi alimentari, quasi il doppio rispetto alla normalità dei mesi precedenti.

Ogni giorno comunque si aggiunge una o più famiglie bisognose di un pacco alimentare.

Le famiglie che sappiamo più deboli, le chiamiamo, e diamo loro anche altri aiuti: pagamento bollette, o aiuto in altre spese importanti che devono sostenere.

Ma questo è l’aspetto più materiale e assistenziale di quello che stiamo vivendo e a cui stiamo rispondendo, sia con i pacchi sia aiutandoli a compilare le varie domande per avere sussidi regionali, ecc…

Ma c’è un aspetto più profondo e più importante che riscontriamo in questa situazione e che non possiamo tralasciare: è la paura per la propria salute e per la salute dei propri cari, la paura per l’incertezza del domani.

Queste persone hanno bisogno, come noi, di sentirsi rincuorate, bisogno di non sentirsi sole non solo fisicamente, ma sole con i loro pensieri, le loro preoccupazioni, le loro incertezze.

Il nostro compito allora, non è solo dare il pacco alimentare, ma è donare anche un sorriso, una parola, una possibilità di ascolto di quello che stanno vivendo.

Ma non basta: occorre dare loro una Speranza, una certezza che Qualcuno li ama e non li abbandona. Perché questo è il bisogno di tutti, sempre, ma a maggior ragione in questo tempo!

E questo lo dobbiamo dire con certezza e autorevolezza a noi e a loro che si sentono smarriti e persi, e alcuni anche soli perché la famiglia è altrove. Lo diciamo quando ritirano il pacco alimentare, ma anche dopo con telefonate, videochiamate, messaggi, ecc…

Una signora, dopo che il marito era venuto a prendere il pacco alimentare, ci ha telefonato commossa perché aveva trovato nel pacco un buono spesa di € 25 che noi avevamo inserito perché conosciamo bene la situazione. “Mi avete fatto un regalo! Nei prossimi giorni sarà il mio compleanno e così potrò comperare il deodorante che mi piace tanto!”

Questo fatto ci ha commosso: davvero basta poco per far ritrovare un po’ di serenità e sentirsi vicino persone amiche!

Anche questa è Carità!

Grazie per quello che fate per noi e continuiamo a vivere questa esperienza con fiducia e nella certezza che il Signore fa bene tutte le cose e con Lui tutto possiamo affrontare!